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Zakk Wylde ha recentemente parlato a lungo dell’amico e collega, il leggendario heavy metal icon Ozzy Osbourne, che è scomparso il 22 luglio scorso a causa di un attacco cardiaco. Wylde, che è stato un membro fisso del band’s backing band durante gran parte della carriera solista di Ozzy, ha condiviso ricordi e aneddoti sulla persona che affettuosamente chiamava “il boss”.
Ozzy, noto come il “Principe delle Tenebre”, aveva un’indomita energia e umorismo, nonostante le gravi sfide di salute. Wylde ricorda come Ozzy avesse sempre cercato di mantenere una visione positiva della vita, anche in momenti difficili, e come lui stesso fosse stato influenzato da questa mentalità.
Wylde ha anche parlato della finale performance di Ozzy all’evento “Back To The Beginning”, un tributo a Osbourne e alla band che aveva fondato Black Sabbath. La prestazione era stata condotta solo poche settimane prima della morte di Ozzy, ma Wylde non credeva che fosse l’ultima volta che lo avrebbero visto in scena.
“Non pensavo che sarebbe stato l’ultima volta”, ha detto Wylde. “Credo che ci saremmo potuti tornare a suonare insieme, forse con alcuni show più limitati, ma sicuramente qualcosa”.
La lezione di Ozzy: una vita piena di passione e umorismo
“Era come se stessimo giocando un gioco”, ha spiegato Wylde. “Non pensavo mai che fosse l’ultima volta che avrei suonato con lui, o che sarebbe stato il mio ultimo Super Bowl”.
Ozzy era una persona che aveva sempre cercato di migliorare se stesso, sia attraverso la terapia che con ilallenamento fisico. Wylde ricorda come Ozzy fosse sempre stato convinto che ci fossero sempre opzioni per risolvere i problemi e superare le difficoltà.
“Non aveva mai bisogno di ‘cornicione’ “, ha detto Wylde. “Se doveva fare qualcosa, lo faceva. Se doveva parlare con un amico o qualcuno che non gli piaceva, parlando con lui era sufficiente.”
La memoria di Ozzy: un cuore d’oro e una personalità indimenticabile
“Era come se avesse tutti i migliori tratti”, ha spiegato Wylde. “Il suo cuore d’oro, la sua capacità di essere tanto duro e coraggioso allo stesso tempo”.
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